
Partita IVA obbligatoria per APS ed ETS dal 2025
Dal 1° gennaio 2025, le Associazioni di Promozione Sociale (APS) e altri Enti del Terzo Settore (ETS) dovranno adeguarsi a nuove regole fiscali. La normativa prevede l’obbligo di partita IVA per le associazioni che vendono beni o servizi ai propri soci.
Chi è Coinvolto?
- APS e altri ETS con finalità associative
- Associazioni disciplinate dall’art. 148 del TUIR
- Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD)
Cosa Cambia?
- Attività commerciali soggette a IVA: servizi come la somministrazione di alimenti e bevande nei circoli saranno soggetti a IVA, con possibili esenzioni o agevolazioni.
- Maggiore carico amministrativo: le associazioni dovranno adeguarsi a una gestione contabile simile a quella delle imprese.
Chi è Escluso?
- Associazioni senza attività commerciale rilevante ai fini IVA
- Enti finanziati solo da quote sociali, donazioni o contributi pubblici
- Circoli che non vendono beni o servizi ai soci
- ONLUS (per ora, ma potrebbero essere incluse in futuro)
Perché questa Novità?
- Trasparenza fiscale: uniformare il trattamento delle associazioni con quello delle imprese
- Contrasto agli abusi: evitare che attività commerciali vengano mascherate da servizi per i soci
Cosa Fare?
- Verificare se la propria associazione è coinvolta
- Valutare l’apertura della partita IVA
- Adeguarsi agli obblighi contabili e dichiarativi
- Chiedere supporto a consulenti fiscali
Il 2025 segnerà un cambiamento importante per il Terzo Settore. Le associazioni dovranno adattarsi a nuove normative per garantire la conformità fiscale e continuare a operare senza rischi.